Ci sono momenti in cui la tua mente è troppo. Pensa troppo, corre troppo, rumina troppo. In quei momenti, l’unica cosa che desideri è premere “pausa”. Spegnere tutto. Fare silenzio.
Le droghe fanno questo. Ti anestetizzano. Ti convincono che va tutto bene anche quando dentro hai l’inferno. Ma è un inganno. È come far finta che la casa non stia bruciando solo perché chiudi gli occhi.
Io lo so bene. Ho cercato quella scorciatoia. La cannabis sembrava il mio salvatore. Mi toglieva rigidità, mi faceva sentire più creativo, più “me stesso”. Pensavo che fosse l’unica via per liberarmi da quella gabbia mentale. Ma stavo solo buttando benzina sul fuoco. E il conto è arrivato: deliri, allucinazioni, psicosi vere. Quattro ricadute. Quattro abissi.
È facile cadere nel mito che le droghe aprano la mente. Che potenzino. Che “sblocchino”. Magari per un’ora è anche vero. Ti senti geniale, spirituale, ispirato. Ma è solo un’amplificazione isterica, non è lucidità. Non è arte. È un’illusione che ti consuma lentamente. Come uno sportivo dopato che vola in pista ma poi crolla nella vita reale.
Eppure, oggi il mondo è pieno di persone che preferiscono la fuga all’autenticità. Fumare per rilassarsi. Bere per socializzare. Prendere cose per “reggere”. Ma se devi doparti per vivere, forse non stai vivendo. Stai solo scappando da qualcosa che dovresti guardare in faccia.
La verità è che affrontare se stessi è dura. Ma è l’unica via. Io ho affrontato le mie crisi non con la droga, ma con la scienza. Con i farmaci. Quelli veri. Quelli studiati per riportarti in equilibrio. Mi hanno salvato. Mi hanno dato la stabilità per risalire. Non mi hanno reso felice, non mi hanno illuminato. Ma mi hanno tenuto vivo. E a volte, nella vita, è già abbastanza.
La cannabis può andar bene per chi la tollera. Per chi ha una mente solida. Ma per chi è vulnerabile, per chi ha già una testa che corre, è un rischio troppo alto. Troppo.
Se ti senti diverso, non fuggire. Non c’è niente da “correggere”. La tua diversità è rara. Preziosa. Ti farà soffrire, forse. Ma ti renderà libero. Non cedere al doping dell’anima. Non vendere il tuo cervello per un’ora di evasione.
Resta qui. Resta lucido. Perché la mente, anche se fa paura, è l’unico posto dove potrai davvero ritrovarti.