C'è un silenzio che arriva solo dopo aver parlato troppo. Un sonno strano, quello che segue giornate piene di voci, sguardi, stimoli. Non è stanchezza. È svuotamento.

Succede spesso quando inizi a vivere dopo un lungo periodo di stop. Quando, piano piano, torni nel mondo. Esci. Guardi. Tocchi.

Magari parli con una donna. O con due. Ti metti in gioco. Ti esponi. E non succede niente di strano, apparentemente. Non ti senti neanche male. Anzi, sei presente. Osservi tutto, forse anche troppo. Ogni dettaglio ti entra dentro come un ago sottile, invisibile. Nessun trauma, solo… saturazione.

Poi arriva lui: il vuoto post-overstimolazione.

Ti svegli e sei stanco. Dormi e ti svegli peggio. Hai fame, ma anche noia. Hai voglia di fare tutto e insieme niente. Ti chiedi:

“Sono tornato quello di prima? Oppure sto solo affondando di nuovo?”

Ecco la trappola: il giudizio.

Questa è una zona grigia. Non è depressione, non è down clinico. È una curva del sistema nervoso che ha assorbito troppo. Quando sei stato spento a lungo, anche una goccia di vita può sembrarti uno tsunami. E lo è, in parte.

“Ma come, ho fatto solo due uscite e adesso mi sento un rottame?”

Sì. Perché tornare a vivere è faticoso. E soprattutto: non è lineare.

In questi momenti, c’è solo una cosa che ti salva: accettare il riflusso.
Galleggiare. Camminare in mezzo alla natura. Stare in silenzio. Rifiutare la logica del “fare di più per non sentire meno”. Spegnere la performance.

Non devi essere produttivo. Non devi essere entusiasta.
Devi solo stare.

C’è saggezza in queste fasi. C'è verità. È il tuo sistema nervoso che sta dicendo:

“Aspetta. Ho bisogno di spazio.”

Hai bisogno di vuoto per riempirti.
Hai bisogno di non fare per tornare a essere.

FAQ

Cos’è l’overstimolazione mentale?
L’overstimolazione è una condizione in cui il cervello assorbe troppi stimoli in poco tempo, causando affaticamento, noia, difficoltà di concentrazione e bisogno di isolamento.

Perché mi sento vuoto dopo uscite o interazioni sociali?
Perché il sistema nervoso ha bisogno di decomprimere dopo l’esposizione a stimoli forti, soprattutto se si è sensibili o si è usciti da periodi di isolamento.

Come superare il down post-socialità?
Accettandolo. Staccando la spina. Camminando, leggendo, evitando stimoli eccessivi. È una fase temporanea e naturale.

Sono depresso se mi sento stanco dopo aver vissuto troppo?
Non necessariamente. Può trattarsi di un semplice effetto rebound. Se persistente, parlane con uno specialista.

Cosa posso fare per non giudicarmi in questi momenti?
Ricordati che il recupero richiede pause. Non sei una macchina. Lascia che il tuo corpo regoli il ritmo senza colpevolizzarti.

Chiusura

Se ti senti così, non sei sbagliato.
Se dopo aver vissuto, senti il bisogno di spegnerti, sei umano.

Non è un bug.
È la tua anima che ti chiede:

“Posso respirare, ora?”

Quando la vita ti sovrastimola: il vuoto dopo il troppo